La corrosione nel calcestruzzo - Fenomenologia, prevenzione, diagnosi, rimedi

 

Come preannunciato nello scorso numero del Giornale, è stato è stato inviato ai nostri Soci in regola con la quota associativa 2005 il volume pubblicato dall’A.I.C.A.P., nell’ambito del Progetto Ulisse (AITEC, ASSOBETON, ATECAP), “La corrosione nel calcestruzzo - Fenomenologia, prevenzione, diagnosi, rimedi”.

Il volume è stato realizzato con l’impegno primario del Prof. Pietro Pedeferri del Politecnico di Milano e con la collaborazione dei membri del gruppo di lavoro nominato ad hoc dalla “Commissione A.I.C.A.P. per le strutture in calcestruzzo” e costituito dai Proff. Luca Bertolini, Fabio Biondini, Franco Bontempi, Mario Collepardi, Romeo Fratesi e Luca Giordano.

Ne è risultato un volume molto interessante, rivolto ai Professionisti, in grado di aiutare nella progettazione delle opere.

Riportiamo di seguito la introduzione del Prof. Pedeferri e l’indice del volume.

“La durabilità del calcestruzzo che i Romani realizzavano utilizzando calce, pozzolana e aggregati ha conferme millenarie. Sono giunte fino a noi, in condizioni di conservazione perfetta, prestigiose opere esposte all’atmosfera – come il Pantheon – e perfino costruzioni rimaste per quasi duemila anni a contatto con acqua di mare. E’ la dimostrazione che il calcestruzzo può presentare la durabilità di una pietra naturale, almeno in assenza di alcune specifiche cause di degrado come gli ambienti acidi o solfatici, il gelo-disgelo, la presenza di aggregati reattivi.

Il caso delle strutture in calcestruzzo armato è diverso. Queste, come la realtà che ci circonda mostra chiaramente, non sono eterne come spesso si è ritenuto in passato, ma hanno una durata limitata, proprio a causa della corrosione delle armature.

In effetti il calcestruzzo è l’ambiente ideale per proteggere l’acciaio al carbonio finché la sua alcalinità rimane elevata e non è penetrato dai cloruri. Se si opera in modo corretto nella definizione dello schema strutturale e dei particolari costruttivi, nella scelta dei materiali, nel proporzionamento dell’impasto, nella sua messa in opera, compattazione, maturazione e nella manutenzione della struttura durante la sua vita di servizio, il calcestruzzo è in grado di proteggere le armature, nella maggioranza delle condizioni ambientali per tempi pari ai 50-70 anni, tipici della vita di servizio di molte costruzioni e, in assenza di cloruri, forse anche di più, perlomeno in climi temperati. Ma se non si opera in modo corretto nei diversi passaggi sopra elencati, i fenomeni corrosivi si manifestano ben prima dei tempi indicati, spesso con gravi conseguenze e danni enormi.

Il problema della corrosione deve quindi essere preso seriamente in considerazione. Purtroppo molti operatori nel campo della progettazione, costruzione e manutenzione delle opere in calcestruzzo armato non hanno le conoscenze e la cultura della prevenzione necessarie per effettuare, nei loro interventi, le scelte corrette. Buon senso e normative non bastano per realizzare e gestire opere durevoli. L’istruzione degli addetti ai lavori a tutti i livelli è la strada obbligata per migliorare la situazione.

Si spera che questo volume, pur nella sua semplicità, possa dare un contributo alla sensibilizzazione degli operatori nel settore del calcestruzzo armato e precompresso nei confronti della corrosione e della sua prevenzione e magari ad invogliarli ad approfondire questi argomenti.”.

Pietro Pedeferri

Indice del volume:

Premessa                         di Luca Sanpaolesi

Introduzione                    di Pietro Pedeferri

Cap.1                              Considerazioni generali

Cap.2                              La corrosione da carbonatazione

Cap.3                              La corrosione da cloruri

Cap.4                              L’infragilimento da idrogeno

Cap.5                              L’effetto dei campi elettrici

Cap.6                              I principali fattori

Cap.7                              La prevenzione

Cap.8                              La protezioni aggiuntive

Cap.9                              La diagnosi

Cap.10                            Il ripristino


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