LE MODERNE STRATEGIE A GARANZIA DEL SERVIZIO
DELLE OPERE IN C.A. E C.A.P.

 

1. Le grandi opere di ingegneria civile: la progettazione globale, le tecniche esecutive e le procedure di accettazione
2. Il comportamento delle strutture in calcestruzzo nella fase di servizio

PRESENTAZIONE DEI SOTTOTEMI

I° SOTTOTEMA:

LE GRANDI OPERE DI INGEGNERIA CIVILE:

LA PROGETTAZIONE GLOBALE, LE TECNICHE ESECUTIVE E LE PROCEDURE DI ACCETTAZIONE

Relatore generale: prof ing. Alberto CASTELLANI
Presidenti di Sessione: prof. ing. Antonio MIGLIACCI
prof. ing. Luca SANPAOLESI


Questo sottotema si articola in tre parti:

La prima parte vuole considerare il complesso problema della progettazione moderna che, specie per le grandi opere di ingegneria, di pubblica utilità, deve traguardare una pluralità di obiettivi (resistenza, rigidità, durata, sostituibilità degli elementi, ispezionabilità, costi di manutenzione, rispetto ambientale, costi di fine servizio) spesso fra loro conflittuali. Di fronte a tale complessità, la soluzione progettuale non può essere semplicemente una fra le tante tecnicamente possibili, ma si pretende che essa sia quella che massimizza il rapporto benefici/costi per l'intera vita di Servizio prevista per l'opera. Tale problema di ottimizzazione vincolata deve trovare agili strumenti per la sua risoluzione, sì da poter dare facile dimostrazione delle scelte progettuali fatte. Gli episodi costruttivi organizzati in quest'ottica, dovrebbero illuminare tale moderna strategia operativa.

La seconda parte vuole considerare gli aspetti connessi all'esecuzione delle nuove grandi opere d'ingegneria, giacché proprio per esse la soluzione progettuale non può prescindere dalle concrete possibilità esecutive. Anzi, assai spesso, tali possibilità condizionano la scelta progettuale. Ci si propone quindi, attraverso l'esame degli episodi costruttivi che hanno impiegato tecniche esecutive innovative e specifiche, di entrare nel merito di tali tecniche, vagliarne le ragioni, vederne le possibili ripetitività, aprire, cioè, orizzonti costruttivi moderni affinché le nuove grandi opere non restino mere immaginazioni, o abbiano a trascinarsi oneri imprevedibili nell'esecuzione: pensare sulla carta è un conto, e spesso anche privilegio di pochi, eseguire in cantiere è un altro mestiere, ma indispensabile patrimonio per molti. Il contributo di chi si è trovato di fronte a queste problematiche esecutive, e ne ha fornito soluzioni innovative, sarà certamente prezioso.

La terza parte vuole considerare le procedure di accettazione le quali, per le grandi opere d'ingegneria, hanno ormai assunto un itinerario assai articolato, con l'impiego di magisteri e strumenti particolari i quali però, per il ripetersi delle applicazioni, devono essere considerati ormai come un patrimonio tecnico scientifico ben consolidato. Tuttavia, proprio per la loro particolarità, tali procedure di accettazione meritano di essere riviste e discusse, e chiariti i loro ambiti di applicazione ed il significato dei loro risultati: ad esempio, per le consuete prove dinamiche, le ragioni del loro impiego e le loro possibilità d'informazione. D'altro canto, proprio per le grandi opere d'ingegneria, anche in relazione ad una loro possibile "rigenerazione" attraverso la sostituibilità degli elementi, si può presentare l'opportunità di una accettazione "a tempo": problema difficile per gli attuali vincoli normativi preposti al collaudo, ma risolvibile invece se l'accettazione a tempo viene fatta rientrare nel piano d'uso e nel programma di manutenzione che accompagnano l'apertura al servizio.

Testimonianze a questo riguardo saranno assai utili per completare meglio il concetto della "rigenerazione" strutturale, peraltro applicabile anche agli interventi di riabilitazione.

II° SOTTOTEMA:

IL COMPORTAMENTO DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO NELLA FASE DI SERVIZIO

....Relatore generale: dott. ing. Gabriele CAMOMILLA
....Presidenti di Sessione:
....dott. ing. Domenico  BURAITINI
....prof. ing. Claudio CECCOLI

Col trascorrere del tempo lo studio del comportamento in servizio delle strutture in calcestruzzo ha acquistato un crescente interesse, al fine di accertare le condizioni di efficienza e di affidabilità delle opere, nei casi in cui esse risultino compromesse da fenomeni di deterioramento. Fra questi si ricordano quelli prodotti dalle azioni ambientali e dai carichi applicati un gran numero di volte, nonché quelli innescati da difetti iniziali di costruzione e che hanno spesso il carattere di patologie silenti.

Il presente sottotema si propone di approfondire le suddette problematiche e ne esamina due aspetti, fra loro correlati.

Il primo è dedicato alla osservazione sistematica delle strutture nelle condizioni di esercizio, con l'ausilio di appropriate tecniche di auscultazione, per controllare

lo stato dei materiali costitutivi e le loro caratteristiche prestazionali e per valutarne quindi i margini di sicurezza attuali rispetto agli stati limite, sia di esercizio che ultimi.

I risultati di tali indagini ‑ relative a tipologie strutturale ricorrenti (edifici multipiano con telai costruiti in opera o con elementi portatiti a setti, coperture piane e curve, ponti a travata) consentono il confronto fra le previsioni formulate in fase di progetto ed il comportamento reale, la constatazione di eventuali divari e la conseguente adozione di misure cautelative e correttive.

Il secondo aspetto riguarda in maniera specifica il problema della simulazione realistica del comportamento effettivo di una data struttura di cemento armato, problema che si pone nell'ambito degli accertamenti previsti per la valutazione della sua capacità portante residua e per la previsione della correlativa vita di servizio. Nel caso delle strutture di cemento armato i metodi di analisi non lineare, che possono essere utilizzati, secondo l'Eurocodice 2, sia per gli stati limite di esercizio che per quelli ultimi, sono stati oggetto, anche di recente, di studi sistematici, che hanno consentito di pervenire ad una formulazione efficace e "robusta", con cui affrontare il problema suddetto, tenendo conto delle situazioni specifiche che caratterizzano il comportamento della struttura in esame.

L'illustrazione di casi concreti, nei quali siano state rilevate le caratteristiche dei materiali, le loro eventuali alterazioni ed il panorama fessurativo ed in base alle quali sono state valutate le capacità prestazionali residue, offrirà quindi la opportunità di presentare ed approfondire in maniera organica gli strumenti di indagine attualmente disponibili nel campo della diagnostica delle costruzioni.

RELAZIONE INTRODUTTIVA

prof. ing. Piero POZZATI
"L'etica nella formazione dell'ingegnere e nella progettazione: annotazioni"

RELAZIONI SU INVITO

dott. ing. Marcello MAURO
"Evoluzione della normativa tecnica nazionale"

dott. ing. Giuseppe TRAINI
Nuove opere strutturali nell'Alta Velocità"

PRESIDENTE DEL CONVEGNO
Emanuele F. RADOGNA

Comitato Scientifico

Gabriele CAMOMILLA
Alberto CASTELLANI
Pier Paolo DIOTALLEVI
Antonio MIGLIACCI
Piero POZZATI - Coordinatore del Comitato
Emanuele F. RADOGNA
Sergio TREMI PROIETTI

Comitato Organizzativo

Claudio CECCOLI - Coordinatore del Comitato
Elio GIANGRECO
Roberta MASIELLO
Gabriele NATI
Luca SANPAOLESI
Marco SAVOIA
Sergio TREMI PROIETTI
Michele VALENTE

Segreteria del Convegno
Vivetta Bianconi, Roberta Masiello, Elísa Raimondi
"Giornate aicap 2002"
Via Eustachio Manfredi, 17 - 00197 ROMA
Tel. 06-808.20.79 - Fax06-808.22.26