Che cosa le prove "SONREB"?

Il metodo SONREB, introdotto in Italia negli anni '70, e raccomandato nel '93 dalla RILEM, combina i valori di tempo misurati con la tecnica ultrasonica (volumetrica) con i valori di rimbalzo dello sclerometro (superficiale).

Il metodo è applicabile ad ogni tipo di calcestruzzo, ma le correlazioni tra le misure effettuate mediante tecniche non distruttive e la resistenza del calcestruzzo ed essenzialmente basata su indagini effettuate su calcestruzzi della stessa composizione. Per questo motivo il metodo viene tarato su cubetti che dopo essere testati vengono portati a rottura per compressione.

La velocità di propagazione viene misurata usando la tecnica della trasmissione diretta: la stessa tecnica dovrà essere utilizzata sia per le prove di calibrazione che per le misure in sito.
La frequenza propria di vibrazione raccomandata per i trasduttori è compresa tra 20 e 60 KHz.
Naturalmente nell'esecuzione delle misure dovrà essere disponibile un campione tarato con cui verificare i tempi di transito, e quindi garantire l'accuratezza della misura.
L'indice di rimbalzo è ottenuto con uno sclerometro Schmidt tipo N: altri metodi di durezza superficiale o apparecchiature possono essere usate tanto per le prove di calibrazione che per le prove in sito.
Le misure d'indice di rimbalzo devono essere verificate accuratamente sull'incudine di calibrazione (UNI 9189).
La combinazione dei risultati di misure di velocità di propagazione longitudinale (Vp) e di indice di rimbalzo (N) (definita SONREB) non è raccomandabile quando sono state rilevate grandi differenze tra le proprietà del calcestruzzo in superficie ed in profondità. in quanto il contributo del metodo superficiale non è correlabile con il nocciolo del manufatto e ne falsa i risultati. Quando vengono provate strutture con strati di diverse caratteristiche meccaniche il solo metodo ultrasonoro dà indicazioni più mirate sulla qualità del cls.

Il metodo SONREB è basato sull'applicazione di un fattore correttivo applicato ai risultati ottenuti su un calcestruzzo provato in opera rispetto ad un calcestruzzo di riferimento.
Il fattore correttivo (o "coefficiente d'influenza") tiene conto di tutte le differenze tra il calcestruzzo provato e quello di riferimento.

Per la determinazione delle curve di iso-resistenza del calcestruzzo di riferimento si rimanda agli atti del Seminario "PROVE NON DISTRUTTIVE PER LA SICUREZZA DELLE OPERE IN C.A. E C.A.P." tenutosi a Roma il 22 Novembre 2001, che i Soci possono richiedere all'A.I.C.A.P.

Il metodo SONREB è relativamente indipendente dall'età del calcestruzzo ad eccezione del caso in cui lo strato superficiale è fortemente carbonatato. Nel qual caso è consigliabile togliere lo strato carbonatato (da 1 a 10 mm di spessore) prima di utilizzare lo sclerometro.

Gli elementi da provare in modo non-distruttivo devono essere scelti dallo strutturista in accordo con un esperto in pnd.

Tutte le prove devono essere perpendicolari alla superficie del calcestruzzo. Per ogni elemento da provare devono essere scelte minimo tre sezioni di prova. Le sezioni devono trovarsi nelle zone più soggette a tensione. Le zone devono essere abbastanza distribuite lungo l'elemento da provare.